giovedì 27 ottobre 2011

L'ultimo addio a Marco



Le esequie dell’indimenticabile Sic saranno celebrate oggi a Coriano alle tre del pomeriggio. Il papà Paolo scagiona i soccorritori. Il cordoglio di Montezemolo e della Ferrari

Giovedì 27 ottobre, alle ore 15.00, saranno celebrati a Coriano, nella chiesa di Santa Maria, i funerali di Marco Simoncelli, deceduto domenica scorsa sul circuito malese di Sepang durante la gara della MotoGP. È prevista una folla enorme  tanto che il comune della cittadina romagnola ha lanciato un appello: "Per favore, restate a casa, non possiamo ospitare più di 10mila persone”. Ne sono infatti attese almeno 60mila. ll centro del paese è intanto già stato chiuso al traffico e nelle strade d'accesso i vigili hanno parecchie difficoltà a regolare la viabilità.

Il papà dell’indimenticabile Sic, Paolo Simoncelli, ha intanto liquidato le polemiche sui soccorsi scatenate da un filmato amatoriale, nel quale il personale di pista inciampa mentre trasporta la barella con il pilota romagnolo verso l’autoambulanza. “Le polemiche sui soccorsi? Io ero lì, a una decina di metri dal punto dell’incidente. Marco era già morto. Quando si sono rialzati ho preso la mano a Marco, ho provato a salutarlo, ma lui era già andato. Non c'era più niente da fare. Non sarebbe cambiato niente. Quella è tutta gente che cerca di fare del proprio meglio”. L’incidente di Sepang e la passione del Sic per i rally 
La settimana nera del motorsport ha visto un drammatico epilogo domenica mattina, in Malesia. Nella gara della motoGP è morto Marco Simoncelli, il campione romagnolo di motociclismo. Simoncelli è rimasto vittima di un incidente dalla dinamica assurda e inspiegabile: al secondo giro della corsa, alle 10.06 ora italiana (le 16.06 malesi), mentre lottava con lo spagnolo Bautista della Suzuki, è scivolato in una curva a destra. La moto però non è partita per la tangente verso l'esterno della curva, ma inspiegabilmente la ruota anteriore ha ripreso aderenza e ha riportato la moto in traiettoria anche se praticamente sdraiata a terra col pilota disperatamente attccato al manubrio.

Qui la Honda di Simoncelli ha praticamente tagliato la strada ai piloti che sopraggiungevano - il gruppo era ancora serrato perché era solo il secondo giro - e moto e pilota sono stati investiti da Colin Edwards e Valentino Rossi. L'americano è caduto mentre Vale è riuscito a proseguire, ma nella tremenda collisione qualcosa - forse la pedana di una delle moto, forse la ruota anteriore di Edwards - hanno colpito Simoncelli alla testa gli hanno fatto saltare via il casco che è rotolato nell'erba fuori pista. Simoncelli è rimasto sdraiato sull'asfalto a testa nuda all'ingiù. E' morto praticamente sul colpo anche se i soccorsi per 50 minuti hanno cercato di rianimare il pilota che aveva subito un arresto cardiocircolario a causa del trauma devastante.

Simoncelli aveva 24 anni e nel 2008 era stato campione del mondo della 250, prima di passare alla MotoGp. Era appassionatissimo di auto, quando aveva meno di 18 anni aveva anche partecipato ad alcune esibizioni di drifting. Amico fraterno di Valentino Rossi, da lui oltre che il motociclismo aveva preso la passione per i rally. Recentemente, prima di partire per le due trasferte nel sud est asiatico, Simoncelli aveva avuto l'opportunità di provare in Inghilterra la Ford Fiesta Wrc di Hirvonen e Latvala e stava valutando l'opportunità di correre a fine novembre nel Rally di Monza con quest'auto.
La morte di Simoncelli arriva meno di sette giorni dopo la tragica fine di Dan Wheldon a Las Vegas in Indycar. Anche questa una tragedia dalla dinamica assurda. Due incidenti gravissimi che hanno coinvolto due campioni consacrati, a riprova che la fatalità colpisce anche i più bravi e che il rischio nello sport del motore è sempre in agguato.

Ora inizieranno i soliti attacchi dei critici e dei detrattori verso il motosport accusato di eccessiva crudueltà. Per questo ci sorge spontanea una considerazione: per quanto la sicurezza abbia fatto passi da gigante, il pericolo insito in uno sport dove la costante è la velocità, non potrà mai essere annullato del tutto. Questo i piloti lo sanno, ne sono consapevoli e questo sentimento ci porta a dire che anche nella loro memoria e nel loro sacrificio bisogna migliorare ove possibile la sicurezza in questo sport che a volte ci mette di fronte e grandi tragedie, ma non rinnegarlo. Nella nostra infinita tristezza ci possiamo consolare pensando che Dan e Marco se ne sono andati facendo quello che amavano. Attaccare e rinnegare il motorsport equivarrebbe a rinnegare loro.

Il cordoglio della Scuderia Ferrari
“Sono molto triste per la morte di Marco Simoncelli” – ha dichiarato il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo -Mi aveva molto impressionato per la velocità, il talento e la grinta che aveva dimostrato quest’anno. Per queste qualità mi ricordava Gilles Villeneuve ma il destino ha voluto accomunarli in un una maniera così tragica. A nome di tutta la Ferrari voglio esprimere alla famiglia di Marco tutto il nostro cordoglio per la perdita del figlio.”
“In questi momenti è difficile esprimere con le parole il dolore per la scomparsa di un ragazzo solare com’era Marco Simoncelli” – ha detto il responsabile della Ferrari F.1 Stefano Domenicali che conosceva personalmente il pilota di Cattolica – Eventi come questo e come l’altrettanto tragico incidente che, appena otto giorni fa, ha visto morire Dan Wheldon nella gara di Las Vegas della Indy Car ci ricordano sempre come tutti i piloti che si cimentano nel motorismo sportivo siano sempre esposti al rischio. Non bisogna mai abbassare la guardia ma dobbiamo sempre essere consapevoli che contro la fatalità non si può nulla. Ora i pensieri miei, della Ferrari e di quell’Autodromo del Mugello che lo ha visto tante volte protagonista vanno alla famiglia di Marco, ai suoi amici e alla sua squadra. Sono veramente molto vicino a Fausto Gresini, un caro amico della mia città, Imola, che sta vivendo un momento particolarmente drammatico”.


Nella sequenza
 qui sotto l'attimo fatale della collisione fra Simoncelli, che cade a terra e viene investito dalle moto di Edwards (al centro) e Rossi (a destra). Nell'ultima immagine (FotoAP/LaPresse) una drammatica inquadratura dal davanti dello stesso incidente
http://www.auto.it/autosprint/pista_internazionale/2011/10/23-9573/Gioved%C3%AC+i+funerali+di+Marco+Simoncelli



simoncelli 1









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