martedì 31 maggio 2011

Ricette ciliegie in gelatina.

ciliegie.jpg
Ingredienti
Per 6 persone
  • 600 g di ciliegie lavate e snocciolate
  • il succo di 1 limone
  • 150 g di zucchero in polvere
  • 2 cucchiai di cognac
  • 1 busta di gelatina in polvere
  • acqua q.b.
  • panna liquida
  • Procedimento
    Prendete una forma col buco dalla capienza di 1 litro e mezzo e riempitela fino a 3/4 con le ciliegie. Riversate poi le ciliegie in una pentola capiente, spolverizzatele con lo zucchero, bagnatele col succo di limone e fatele cuocere, mescolando sempre, in modo che perdano un po' della loro acqua e lo zucchero si disciolga bene. È importante che rimangano belle sode e non si spappolino.
    Sciogliete la gelatina in quattro cucchiai di acqua calda e mescolate bene in modo che non si formino dei grumi. Aggiungete alla gelatina disciolta il succo delle ciliegie e aggiungete dell'altra acqua fino a raggiungere 1/2 litro di liquido. Riversate il tutto sulle ciliegie, distribuite la preparazione nello stampo e riponete nel frigorifero per almeno 4 ore, il tempo necessario affinché la gelatina si solidifichi bene. 
    Al momento di servire, rovesciate l'anello di ciliegie sul piatto di portata e servite accompagnando con della panna liquida.

lunedì 30 maggio 2011

Ricette soufflè di prosciutto


Ingredienti:
Dosi per 6 persone:150g. di prosciutto, 70g. di burro, 50g. di farina, mezzo litro di latte, 80g. di gruviera o parmigiano, 3 uova, noce moscata, sale.
Preparazione:
Con il burro, farian e latte preparate come al solito la besciamella e, quando sarà pronta, unitevi il prosciutto passato alla macchina oppure tritato, il formaggio grattugiato, una puntina di noce moscata, i tre tuorli e infine le chiare montate a neve. Mescolate con molta delicatezza, versate il composto in una pirofila imburrata e passate in forno per circa 45 minuti.-

domenica 29 maggio 2011

Ricette risotto con gamberetti al curry.


Ingredienti:
Per 4 persone.500g. di gamberetti lessati e sgusciati, un cucchiaio di curry, una cipolla tritata fine, 50g. di burro, 250g. di riso bollito.Per la salsa:35g. di burro, 30g. di farina, 750 ml. di fumet di pesce.
Preparazione:
Prima di tutto occore preparare la salsa: sciogliete il burro nella casseruola, e, continuando a girare, aggiungete la farina. Lasciatela dorare per circa 5 minuti a fuoco dolce. Sempre girando con la spatola, unite il fumet di pesce e fate cuocere adagio a fuoco basso per 30 minuti. Ponete intanto gli altri 50g. di burro nella casseruola dal fondo pesante unite la cipolla e cuocetela piano per 5 minuti (senza farla imbiondire). Unite il curry, mescolate bene, poi aggiungete i gamberetti e la salsa. Girate con cura, lasciate sul fuoco per 5 minuti. Versate la preparazione su un piatto di portata ampio e poco fondo (riscaldato), disponendo sui bordi il riso.
risotto, gamberetti, curry, risotti, polente
Tempo di cottura: 10'

Da :
http://www.gamoto.net/ricette-cucina/ricette-cucina/risotti/risotto-gamberetti-curry.htm

venerdì 27 maggio 2011

Ricette crostata alla crema di limone.


Ingredienti

Per la pasta: 
600 g di farina, 3 uova, 250 g di zucchero, 150 g di burro.
Per la crema: 
3 limoni grossi, 2 uova, 50 g di burro, 200 g di zucchero, 100 g di farina, 1 cucchiaio di fecola di patate, 1/2 litro di acqua tiepida, 1 pizzico di vaniglia. 

Preparazione "Crostata alla crema di limone"

Versate la farina a fontana su un piano o una terrina e mettete nel centro le uova, lo zucchero e il burro ammorbidito. 
Lavorate questi ingredienti fino a che non saranno ben amalgamati. 
Incorporatevi la farina e formate una pasta liscia e compatta, copritela con un panno umido e fatela riposare in un luogo fresco.

Passate poi alla preparazione della crema. 
Lavate bene i limoni, asciugateli e grattugiate la buccia, tagliateli e spremetene il succo. 
In un pentolino mettete la farina e fatela sciogliere via via versando l'acqua tiepida a filo e cercando di non formare dei grumi. Aggiungetevi poi lo zucchero, e il pizzico di vaniglia. Sbattete le due uova intere con una forchetta ed unitele alla farina aggiungete il succo di limone.
Mescolate molto bene e versate tutto il composto in una pentola. 
Mettetela sul fuoco basso e, mescolando in continuazione, fatela cuocere fino a quando non si sarà addensata. 
Spegnete il fuoco e coprite. 
Riprendete la pasta, lavoratela ancora un pò con le mani, quindi stendetela non molto sottile con il mattarello nella misura necessaria a foderare il fondo e i bordi di una teglia da crostate e ricordate di tenere un pò di pasta da parte per la decorazione. 
Versateci dentro la crema, ripiegate verso l'interno la pasta posta sui bordi e con la pasta rimasta create delle strisce e disponetele in diagonale, prima in un senso e poi in quell'altro, creando una rete non troppo fitta. Mettete la crostata nel forno, già caldo, a 180° finché non avrà preso colore.

Ricette ravioli con ripieno di provola e soppressata.


Ricetta della tradizione tipica Calabrese. Piatto gustoso, genuino e molto sostanzioso. Servite con un buon vino rosso fermo strutturato.
Ingredienti per la pasta:
  • 400 gr.farina bianca
  • tre uova
  • un pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno:
  • tre uova
  • 100 gr. provola
  • 100 gr. soppressata
  • formaggio grattugiato
  • sale, pepe
Ingredienti per il sugo:
  • 200 gr.c arne di maiale tritata
  • una scatola di pelati
  • sale, pepe
  • cipolla, basilico, aglio ed altri aromi abituali
  • olio d'oliva.
Preparazione della pasta
Ponete la farina sul tagliere con un pizzico di sale, fate la fontana, rompetevi dentro le uova e (se necessario) aggiungete un po' d'acqua. Intridete e lavorate finchè sarà omogenea ed elastica poi tirate una sfoglia il più possibile sottile, che taglierete a riquadri o a cerchi e riempirete come si usa per i ravioli.
Preparazione del ripieno
Amalgamate assieme due uova sode tritate, la provola a pezzetti, la soppressata tritata, formaggio grattugiato, sale, pepe ed un uovo intero crudo per legare.
Preparazione del sugo
Fate rosolare nell'olio uno spicchio d'aglio ed un pezzetto di peperoncino piccante che toglierete prima di versare nel tegame la cipolla tritata finemente. Quando questa sarà appassita, unite la carne tritata e fatela tostare: aggiungete poi i pomodori a filetti e gli aromi che preferite (origano, rosmarino, basilico ecc.) in dose moderata.
Condite con questo sugo i ravioli che avrete fatto lessare in acqua salata o in brodo leggero. Servite con abbondante formaggio grattugiato.
Da :http://www.ricettedi.it/pasta-fatta-in-casa/ravioli-provola-e-sopressata.htm

martedì 24 maggio 2011

Ricette Zeppolaria Calabrese.


Ingredienti:
Ingredienti per 4 persone:700 gr di peperone, 300 gr di pomodoro ben maturo, 12 peperoncino non troppo piccanti, 2 spicchi di aglio qualche fetta di pane casereccio, origano, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

Preparazione:
Accendete ii forno a 180 gradi. Lavate le verdure eliminando i piccioli, asciugatele e mettetele in forno. Dope 5 minuti estraete i peperoncini e i pomodori, dope altri 5 i peperoni. Lasciateli raffreddare ed eliminate la pelle.Tritate gli spicchi di aglio. Tagliate a pezzetti le verdure e sistematele a strati in una pirofila da forno. salando, pepando e insaporendo con I'aglio e abbondante origano. Tenete nel forno quanto basta per far scaldare le verdure. Completate con qualche fetta di pane casereccio spezzettata e servite.-
zeppolaria, calabrese, verdure, legumi
Tempo di cottura: 20'
Zeppolaria Calabrese
Da :
http://www.gamoto.net/ricette-cucina/ricette-cucina/verdure/zeppolaria-calabrese.htm

Ricette risotto con funghi e carciofi.


Ingredienti:
Per 4 persone. 250g. di riso superfino, 2 carciofi, mezza cipolla tritata, 200g. di funghi coltivati, 1 mazzetto di prezzemolo tritato, 60g. di burro, mezzo bicchiere di vino bianco secco, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, mezzo litro di brodo, sale e pepe.
Preparazione:
Tagliate a spicchi i carciofi e i funghi. Fate appassire la cipolla nel tegame con 20g. di burro a fuoco moderato. Unite i carciofi, fateli rosolare brevemente e lasciate cuocere per qualche minuto. Aggiungete il riso, fatelo tostare per qualche minuto mescolando con un cucchiaio di legno, versatevi il vino e fatelo evaporare. Aggiungete poco alla colta il brodo bollente, mescolando ogni tanto; continuate la cotture per 15/18 minuti.Intanto fate scaldare nel tegamino 20g. di burro, aggiungete i funghi, fateli cuocere per 2/3minuti a fuoco vivo, insaporite con sale e pepe. Aggiungete poi i funghi al riso qualche minuto prima del termine della cottura. Togliete dal fuoco, aggiungete il burro rimasto, il prezzemolo e il parmigiano. Mescolate bene e servite ben caldo.-
risotto, funghi, carciofi, risotti, polente
Tempo di cottura: 20'

Da :
http://www.gamoto.net/ricette-cucina/ricette-cucina/risotti/risotto-funghi-carciofi.htm

lunedì 23 maggio 2011

Ricette insalata di riso allo zafferano.


Ingredienti:
Per 8 persone Ingredienti:1 e 1/2 tazza di riso integrale, 1/2 cucchiaino di zafferano sciolto in un cucchiaio d'acqua bollente, 1/2 peperone rosso dolce, scottato in acqua bollente e tagliato a fettine sottili1/2 peperone verde dolce, trattato come il precedente, 1 pomodoro maturo, tagliato a pezzetti, 1 tazza di piselli lessati, 1 tazza di ceci lessati, 1 tazzina e 1/2 di olive nere, tagliate sottili1 tazzina e 1/2 di mandorla intera.Per il condimento:4 cucchiai di aceto bianco, un pizzico di sale, 6 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva, 2 cucchiai d'olio di semi pepe nero appena macinato.
Preparazione:
Mettere il riso in una pentola, aggiungere 3 tazze d'acqua bollente e lo zafferano. Mescolare accuratamente e portare all'ebollizione. Coprire la pentola a far cuocere per 20 minuti, finchè I'acqua non verrà completamente assorbita.In una terrina piuttosto grande preparare il condimento: mescolare insieme I'aceto ed il sale, quindi aggiungere I'olio poco alla volta e per ultimo il pepe. Versare il riso e le verdure nella terrina e mescolare con cura.L'insalata di riso può essere servita appena estratta dal frigo, oppure a temperatura ambiente.Consigli utili: per un pasto leggero e veloce servire I'insalata di riso su larghe foglie di lattuga. In estate può essere un contorno ideale per la carne alla griglia.Ciascuna porzione contiene: 253 calorie, 0 mg. di colesterolo, 10 gr. di grasso tolale e 1,5 gr. di grassi saturi, 162 mg. di sodio, 4,7 gr. di proteine.
insalata, riso, zafferano, risotti, polente
Tempo di cottura: 20'

Da :
http://www.gamoto.net/ricette-cucina/ricette-cucina/risotti/insalata-riso-zafferano.htm
Foto tratta do Google.

L'armata Brancaleone. Scena girata a Le Castella.


L'armata Brancaleone è un film del 1966 diretto da Mario Monicelli, presentato in concorso al 19º Festival di Cannes
Trama

« Branca, Branca, Branca, Leon, Leon, Leon! Fiii...Bum! »

Nell'Italia dell'XI secolo, Brancaleone da Norcia, unico e spiantato rampollo di una nobile famiglia decaduta, dotato però di una non comune eloquenza ed animato da sane virtù e cavallereschi principî, guida un manipolo di miserabili (l'anziano Abacuc, il robusto Pecoro, un ragazzino di nome Manuc e lo scudiero Mangold) alla presa di possesso del feudo di Aurocastro, secondo quanto dettato in una misteriosa pergamena imperiale che gli stessi miserabili gli porgono e che affermano di aver rinvenuto in modo del tutto lecito e casuale, in realtà rubata al suo proprietario: un cavaliere aggredito e creduto morto.
Attraversando tutta la penisola, viene coinvolto in diverse avventure: incontra unprincipe bizantino diseredato, Teofilatto dei Leonzi, che si aggrega all'armata, entra in una città apparentemente deserta dando licenza di saccheggio, salvo scoprirla poi infestata dalla peste, dopodiché si aggrega al monaco Zenone (cioè Pietro l'Eremita), che, a capo di un gruppo di pellegrini, è diretto a Gerusalemme per unirsi alla lotta per la liberazione del Santo Sepolcro. In seguito, per superare un instabile ponte, Pecoro precipita: Zenone pensa che qualcuno non abbia fede, e perciò abbia dato il "malocchio" all'uomo. Si scopre che l'anziano Abacuc è di fede ebraica e quindi non nella "retta via". Battezzato Abacuc (sotto una piccola cascata gelata), riprendono la strada di Aurocastro dopo che Zenone precipita in un dirupo attraversando un ennesimo ponte sospeso precario ("cavalcone" nel film).
Brancaleone salva una giovane promessa sposa, Matelda, dalle grinfie di avidi barbari che hanno massacrato le guardie di scorta che erano con la ragazza, ma Brancaleone arriva ed uccide il capo dei manigoldi e, in seguito, lei si offre sua sposa, ma lui rifiuta perché ha promesso al suo tutore - ferito mortalmente dai barbari - in punto di morte di portarla in sposa al nobile Guccione. Lei allora si concede a Teofilatto, per non sposare il nobile. Il nobile lo scopre e fa rinchiudere Brancaleone, da lei accusato, in una gabbia. Liberato dai suoi amici e da un fabbro che si unisce a loro, Brancaleone scopre da questi che Matelda è stata portata in un monastero dal nobile. La raggiunge, ma lei ha scelto di prendere i voti per fare penitenza di averlo accusato ingiustamente, e non intende venir meno alla sua scelta.
Teofilatto, vedendo che sono arrivati vicino alla sua dimora, convince l'armata ad estorcere denaro alla famiglia dei Leonzi, fingendosi in ostaggio, ma suo padre decide di non pagare perché Teofilatto è in realtà nato fuori dal matrimonio (fatto che anche lui ignorava); per intimare agli uomini di Brancaleone di lasciare la dimora, minaccia di ucciderli con delle frecce avvelenate e li mette in fuga. Durante altri giorni di viaggio reincontrano Pecoro (creduto morto cadendo in un precipizio) in una tana di un orso. Aggiuntosi nuovamente Pecoro, dovranno subire una perdita, quella di Abacuc.
Giunti al feudo da reclamare, gli abitanti del luogo si affrettano a consegnare agli eroi le chiavi del castello di Aurocastro prima di rifugiarsi lasciando l'armata sola a fronteggiare l'attacco da parte dei pirati Saraceni in netta inferiorità numerica.
Brancaleone e il suo piccolo esercito, dopo aver maldestramente tentato di tendere una trappola agli invasori nemici, sono fatti ben presto prigionieri e condannati alla pena di morte per impalazione, ma vengono liberati da un misterioso personaggio che uccide tutti i saraceni, compreso il loro capo. Il cavaliere che li ha salvati, si rivela essere il cavaliere erroneamente creduto morto all'inizio della storia. Questi, il vero e legittimo destinatario della pergamena, condanna Brancaleone e i suoi armigeri al rogo come ladri e usurpatori. Teofilatto rivela a Brancaleone di essere stato lui ad avere abusato di Matelda.
Ma proprio quando la sentenza sta per essere eseguita, ricompare il Monaco Zenone - sopravvissuto alla caduta nel fiume e di nuovo a capo di manipolo di straccioni diretti in Terra Santa - il quale convince il cavaliere a liberare Brancaleone ed i suoi, in quanto ancora legati al voto di seguire il monaco a liberare il Santo Sepolcro.

La sceneggiatura

Alla sceneggiatura collabora in modo determinante lo stesso regista, che con Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, binomio artistico meglio conosciuto come Age e Scarpelli, dà vita ad una rilettura fresca ed originale dell'Italia medioevale, creando quello che sarà il colpo di genio del film: l'invenzione di quell'idioma immaginario, a cavallo tra il latino maccheronico, la lingua volgare medievale e l'espressione dialettale, che caratterizzerà tutti i personaggi.
Gian Maria Volontè è Teofilatto dei Leonzi
L'originalità però non si esaurisce nella sceneggiatura. Anche i costumi (a forte contrasto cromatico e di disegno originalissimo) e tutte le scene di esterni, curati da Piero Gherardi, lo scenografo che firma molte delle caratteristiche atmosfere felliniane, rappresentano un elemento innovativo, presentando un medioevo straccione ben lontano da quello oleografico e dorato di certi film di ambientazione medievale, mentre alla fotografialavorerà Carlo Di Palma, al quale si dovranno alcune immagini memorabili del film, come quella in cui il protagonista e la sua armata si presentano alla corte bizantina dei Leonzi.
Il richiamo ad un precedente film monicelliano di grande successo (I soliti ignoti) è evidente sia nell'impianto generale della sceneggiatura (la compagnia sgangherata e raccogliticcia che cerca di compiere una grande impresa, fallendola miseramente), sia nella somiglianza dei personaggi interpretati da Vittorio Gassman e Carlo Pisacane nei due film, che in alcune sequenze specifiche, come quella in cui Gassman, contattato per entrare nella compagnia, dapprima rifiuta, per poi accettare dopo la sconfitta nel combattimento (di pugilato ne I soliti ignoti e al torneo ne L'armata Brancaleone). Inoltre, la scena in cui Teofilatto, durante una pausa del duello con Brancaleone, gli consiglia una cura per il fegato, è ricalcata dall'analoga sequenza tra Totò eFabrizi in Guardie e ladri, film di Monicelli e Steno del 1951
Informazioni tratte da Wikipedia.

Un nuovo pericoloso parassita del castagno: il cinipide galligeno.

Un nuovo pericoloso parassita del castagno:
il cinipide galligeno Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu.

Dove, come e quando si presenta

Il Dryocosmus kuriphilus attacca unicamente il genere Castanea e presenta una sola generazione annua. Nei mesi di giugno eluglio dalle galle formatesi in primavera fuoriescono le femmine adulte (i maschi risultano assenti in quanto la riproduzione avviene per partenogenesi)  che si presentano come piccole vespe lunghe 2,5 mm circa, con una colorazione nera a carico del torace e dell'addome; gli arti risultano di colore giallo brunastro, ad eccezione dell'ultimo segmento tarsale bruno scuro.
Le femmine appena sfarfallate depongono le uova nelle gemme presenti in quel momento sulla pianta. In ogni gemma possono essere depositate fino a 25-30 uova; ciascuna femmina può deporre in tutto tra 100 e 200 uova. Dopo circa 40 giorni compaiono i primi stadi larvali, caratterizzati da uno sviluppo molto lento e destinati a trascorrere l'autunno e l'inverno all'interno delle gemme senza che esternamente vi siano sintomi particolariAlla ripresa vegetativa la presenza delle larve determina una forte reazione nelle gemme, con la formazione delle caratteristiche galle nell'arco di un paio di settimane. Nelle cellette presenti all'interno delle galle si succedono i vari stadi larvali , privi di zampe ed occhi. Raggiunta la quinta età si ha la trasformazione della larve in pupe, con la successiva comparsa delle femmine adulte che fuoriescono all'esterno delle galle scavando un breve tunnel.
La formazione delle galle può coinvolgere i germogli laterali o apicali dei rami , inglobando una parte delle giovani foglie e degli amenti, determinando l'arresto dello sviluppo vegetativo dei getti colpiti.
A volte invece le galle sono confinate sulle foglie lungo la nervatura centrale. Le galle formatesi sui germogli disseccano nel corso dell'estate e dell'autunno e rimangono visibili sugli alberi anche nell'anno successivo.

Metodi di lotta

La diffusione dell'insetto può avvenire sia tramite gli scambi di materiale di propagazione infestato (marze, piantine), sia attraverso il volo delle femmine adulte che fuoriescono dalle galle.
Purtroppo le possibilità di lotta sono attualmente limitate:
  • uno degli interventi più efficaci consiste nella potatura precoce dei getti colpiti in primavera, prima dello sfarfallamento delle femmine, e nella loro distruzione, praticabile però solo su piante di dimensioni ridotte;
  • trattamenti con fitofarmaci in genere sono scarsamente efficaci, oltre a risultare del tutto inaccettabili dal punto di vista dell'impatto ambientale;
  • in Giappone la lotta biologica con l'introduzione dalla Cina di uno specifico limitatore naturale, l'imenottero calcidoideoTorymus sinensis Kamijo, ha dato buoni risultati. In diverse località, a distanza di quasi venti anni dalla effettuazione dei primi lanci di questo parassitoide, le percentuali di germogli attaccati dal cinipide sono ampiamente al di sotto della soglia di danno.
  • Da :http://www.regione.piemonte.it/montagna/foreste/pian_gest/cinipide.htm

domenica 22 maggio 2011

San Pietro Apostolo,al via i lavori per la costruzione della rete di distribuzione del gas

Al via i lavori per la costruzione della rete di distribuzione del gas naturale, i lavori dovrebbero partire proprio oggi 23 maggio 2011 e dovrebbero concludersi nell'arco di due anni.
Opera finanziata con fondi legge 266/97 "Bersani" metanizzazione del mezzogiorno.

venerdì 20 maggio 2011

Ricette torta alla pasta di mandorle.




Torta Farcita alle mandorle.jpgPer la pasta Delizia di mandorle:
460 gr di mandorle pelate
40 gr di mandorle amare pelate
425 gr di zucchero semolato
2 uova intere + albume fino a raggiungere un peso complessivo di 145 gr
Farcia:120 gr di pasta delizia
1 tuorlo
125 ml di latte
25 gr di zucchero
17 gr di farina
scorzetta di limone
amarene allo sciroppo
Per la crema pasticcera:3 tuorli,
6 cucchiai di farina00 e 1 di fecola,
mezzo litro di latte
6 cucchiai di zucchero,
scorzetta di limone.
Bagna:Rum leggermente diluito con acqua.
Per decorare:Frutta candita, mandorle intere
Lucidatura:Gelatina di albicocche
Per un pan di Spagna:
Ingredienti:150g di farina
125 g di zucchero
4 uova
1 limone
1 bustina di vanillina,
mezza bustina di lievito per dolci, sale.
Preparazione:
Con lo sbattitore elettrico lavorate le uova intere con lo zucchero ,e un pizzico di sale, lavorate a lungo fino ad ottenere un composto spumoso. A questo punto unite gli altri ingredienti e con un cucchiaio di legno.
Rimestate con molta delicatezza, dal basso verso l’alto, incorporate la farina setacciata ,la scorza del limone lavata e grattugiata e la vanillina , da ultimo unite il lievito.
Versate il composto in uno stampo imburrato ed infarinato, passando in forno

 caldo (180°) per circa 45 minuti. Spegnete il forno e lasciatevi il dolce per altri 5 minuti. Sfornatelo, e lasciatelo intiepidire prima di toglierlo dalla teglia.
Preparate la pasta delizia per prima cosa, tritate le mandorle dolci e amare con 100 gr di zucchero detraendola dalla dose prevista per la pasta delizia.
Dovranno essere ridotte a farina, senza grumi o pezzetti. Se non avete  un robot potrete ottenere un eccellente risultato con un macina caffè , mischiando un po' di zucchero per ogni macinata.
A questo punto, se avete  una buona impastatrice fate l'impasto , mescolando le mandorle, lo zucchero rimanente,e  le uova,in caso contrario versate la farina di mandorle in un contenitore, unite lo zucchero, le 2 uova intere che pesatele senza guscio , unendo altro albume fino ad arrivare al peso di 145 gr, rimestate un pochino, prima di unirle agli altri ingredienti. Mescolate bene energicamente , ottenendo una massa piuttosto soda e appiccicaticcia. Ed ecco pronta la pasta delizia.
Intanto avrete preparato in precedenza la crema pasticciera con le uova, il latte, la farina e lo zucchero, facendola rapprendere con una scorzetta di limone. Quando sarà fredda, unite alla crema circa 120 gr di pasta delizia, mescolate bene .
Adesso tagliate il pan di Spagna che avrete collocato su due fogli di carta forno, a metà e bagnatelo con rum leggermente diluito con acqua.
Spalmate la metà sottostante di crema e disponetevi sopra le amarene a pezzetti  circa 12-13 che avrete fatto sgocciolare e asciugato leggermente.  Bagnate nella parte interna anche l'altro disco di pan di Spagna e ricomponete il dolce. Munitevi di 2 tasche da pasticceria e di due bocchette in metallo , una piatta e dentellata per il canestro se volete potete fare le strisce a mano,  e una bocchetta  a stella non troppo grossa per il bordo laterale. Calcolate che il cilindro di pasta che ne uscirà dovrà avere all'incirca il diametro di un centimetro.
Mettete un po' meno della metà di pasta Delizia in una tasca con  bocchetta   piatta ed iniziate a fare l'intreccio del canestro, Se non siete pratiche potete creare delle semplici strisce affiancate.
Ora create il bordo decorativo ai lati della torta  mettete dunque la restante pasta in un'altra sacca con bocchetta a stella oppure liscia utilizzando un semplice sacchetto e iniziando da sopra, vicino al canestro, scendete giù creando delle strisce accostate. Non preoccupatevi se restano leggermente distanziate fra loro ,con la cottura diventeranno tutte uniforme .
Questa torta non potrà essere cotta subito ma ha bisogno di un riposo di almeno 6-7 ore, naturalmente in frigo, perché deve asciugare.
Dopo il dovuto riposo, accendete il forno e fatelo riscaldare benissimo a 220° (la temperatura è molto importante) e poi infornate la torta con tutta la carta da forno che avrete messo sotto.
Il tempo di cottura può variare da 15 a 20 minuti a seconda del forno.  Non di più altrimenti la torta si asciuga troppo .Non deve essere troppo colorita.
Una volta cotta lasciatela intiepidire un po' e ancora tiepida pennellatela uniformemente con la gelatina, sciolta in un po’ d’acqua per dare un bell'effetto lucido ,alla torta, servitela fredda. Il procedimento è abbastanza lungo ma credetemi ne vale la pena è buonissima.
Da :http://golosedolcezze.myblog.it/archive/2011/02/15/torta-alla-pasta-di-mandorle.html

Ricette panzerotti di ricotta.


Ingredienti per 8 porzioni:
300 g di ricotta
100 g di cioccolato fondente
100 g di frutta candita (facoltativa)
150 g di zucchero a velo
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
abbondante olio per friggere
per la pasta:
300 g di farina bianca
3 uova
Preparazione:
Passate la ricotta al setaccio e mettetela in una ciotola. Tagliate a pezzetti il cioccolato fondente e a dadini la frutta candita, quindi unite alla ricotta e aggiungete 130 g di zuccero a velo e la cannella, amalgamando bene il tutto. Versate sulla spianatoia la farina a fontana, unite le uova e impastate il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Stendete finemente la pasta con un matterello e con una forma rotonda ricavate dei dischetti. Ponete al centro dei dischetti di pasta un cucchiaio di ripieno, ripiegate la pasta e premete tutto attorno al ripieno ottenendo così delle mezzelune. Scaldate l’olio in una padella dai bordi alti e quando sarà ben caldo iniziate a friggere pochi panzerotti per volta, fino a quando prenderanno un colore dorato da ambo i lati. Man mano che son pronti sgocciolateli con la schiumarola e passateli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Spolverizzateli con lo zucchero a velo e servite.
Un consiglio: per evitare che la pasta si secchi e non sigilli, conviene stendere la pasta un pezzetto per volta preparando i panzerotti e proseguire così fino ad esaurire gli ingredienti.

Gli antichi telai di Tiriolo

Tiriolo Piccolo e grazioso borgo del catanzarese di un panorama unico la cui vista abbraccia i due mari lo Ionio ed il Tirreno, ed è qui che...