sabato 25 febbraio 2012

Ricette dolci ... Migliaccio...

INGREDIENTI burro e farina per lo stampo 5 uova 1 litro di latte parzialmente scremato 1 limone non trattato 100 g di burro 150 g di semola 300 g di zucchero più qualche cucchiaio da cospargere in superficie 2 bustine di vanillina PREPARAZIONE Imburrare uno stampo tondo con cerniera apribile di 26/28 cm di diametro, cospargerlo uniformemente con la farina e scuotere via le eccedenze. Preriscaldare il forno a 180°C, preferibilmente con la funzione ventilata. Rompere le uova in una ciotola e sbatterle con una forchetta. Mettere il latte in un pentolino antiaderente. Lavare bene il limone, sbucciarlo con un coltello in modo da prelevare la buccia con poca parte bianca e immergerla nel latte. Mettere sul fuoco a fiamma media e far riscaldare il latte, senza però farlo bollire. Mescolare di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando si è scaldato toglierlo dal fuoco e unire il burro a pezzetti mescolando bene con il cucchiaio di legno fintanto che non si è sciolto. Togliere la buccia del limone. Unire quindi le uova amalgamando con la frusta. Aggiungere la semola a pioggia, lo zucchero e la vanillina sempre amalgamando con la frusta. Riportare il pentolino sul fuoco a fiamma media e cuocere fintanto che il composto non si rapprende un po' diventando fluido come una crema. Non farlo rapprendere eccessivamente. Mettere il composto nello stampo e infornare nel ripiano centrale. Cuocere per 40 minuti circa, prima di sfornare verificare che si sia formata una bella crosticina dorata/bruna (nel caso non si fosse ancora formata proseguire ancora la cottura). Appena tolto dal forno cospargerlo con lo zucchero tenuto da parte e far raffreddare. Sformarlo con molta delicatezza su un piatto da portata e servirlo freddo, meglio ancora se il giorno dopo. Tratto da: http://www.lospicchiodaglio.it/ricetta/migliaccio#ixzz1nNa2sQkB

mercoledì 15 febbraio 2012

Tetto certosa Serra San Bruno crolla sotto peso neve

Vibo Valentia - (Adnkronos) - L'area interessata al cedimento è di 60 metri quadrati circa. Il materiale sprofondato si è fermato, insieme alla neve abbondante che pesava sul tetto, tra la volta e la copertura.

martedì 7 febbraio 2012

Torta salata spinaci e ricotta...

INGREDIENTI 1 Kg di spinaci sale fino 300 g di ricotta 100 g di Parmigiano Reggiano 2 uova maggiorana pepe nero macinato al momento 400 g di pasta sfoglia PREPARAZIONE Pulire gli spinaci accertandosi che siano stati scartati tutti i gambi e sciacquare abbondantemente le foglie in acqua fresca corrente. Metterli in una capace pentola, portarli sul fuoco e farli bollire a fuoco moderato per 10 minuti. Non aggiungere altra acqua che non quella che resta sulle foglie dopo il lavaggio. A metà cottura unire un pizzico di sale. Quando cotti, mettere gli spinaci in un colino e pestarli con un cucchiaio in modo da strizzarli e levare i residui d’acqua. Tritarli finemente con la mezzaluna sul tagliere. In una terrina mescolare gli spinaci, la ricotta, il Parmigiano Reggiano grattugiato, le uova sbattute (tenendone da parte un poco per pennellare la superficie), un pizzico di sale, uno di maggiorana ed una grattugiata di pepe. Foderare una placca da forno di forma circolare da 25-30 cm di diametro con carta da forno leggermente inumidita affinché diventi più malleabile. Dividere a metà la pasta sfoglia e stenderla in due dischi sottili. Adagiare il primo nella placca foderandola completamente anche lungo i bordi e punzecchiarne il fondo con i denti di una forchetta. Cospargere uniformemente il composto di spinaci e livellarlo con una spatola piatta. Coprire con la restante pasta sfoglia sigillando bene i bordi. Punzecchiare anche la superficie e spennellare bene con l'uovo tenuto da parte. Infornare nel forno preriscaldato a 200°C per 25-30 minuti. Se necessario prolungare di qualche minuto la cottura fino ad ottenere una pasta uniformemente dorata. http://www.lospicchiodaglio.it/ricetta/torta-salata-spinaci-ricotta

Gli antichi telai di Tiriolo

Tiriolo Piccolo e grazioso borgo del catanzarese di un panorama unico la cui vista abbraccia i due mari lo Ionio ed il Tirreno, ed è qui che...