martedì 30 novembre 2010

Addio al sacchetto di plastica...


 Dal 2011, infatti, è prevista l'entrata in vigore del divieto alla commercializzazione degli shopper di plastica, in applicazione di una norma europea che salvaguarda l'ambiente. Eliminare il sacchetto non bio significherebbe, soprattutto, risparmiare la grande quantità di inquinanti connessi alla loro produzione: almeno 8 chili di anidride carbonica in meno emessi nell'aria per ogni nucleo familiare. Il sacchetto è composto da un materiale messo al bando, ovverosia il polimero, con cui sono fatte. Rinunciare a questo oggetto sarà molto difficile per le nostre abitudini, visto che solo in Italia consumiamo 400 sacchetti a testa in un anno, un quarto di quelli che si producono in Europa. Eliminarli dai negozi, poi, non significa aver trovato come riutilizzare quelli ancora in circolazione, che in qualche modo devono essere smaltiti e per cui si stanno studiando metodi di riciclaggio e conversione efficaci.
Quindi ricordate dal primo gennaio 2011 sarà vietata la produzione e la commercializzazione di sacchetti per la spesa non biodegradabili perché troppo inquinanti e pericolosi per l’ambiente.

lunedì 29 novembre 2010

Antonio De Santis: E' morto Mario Monicelli

Antonio De Santis: E' morto Mario Monicelli: "Il regista Mario Monicelli nato il 15 maggio del 1915 a Viareggio è morto dopo essere caduto dal quinto piano dall'ospedale San Giovanni d..."

E' morto Mario Monicelli


Il regista Mario Monicelli nato il 15 maggio del 1915 a Viareggio è morto dopo essere caduto dal  quinto piano dall'ospedale San Giovanni di Roma dove si trovava al reparto di urologia. L'allarme è scattato attorno alle 21. Secondo quanto si apprende Monicelli, 95 anni, si sarebbe gettato dal quinto piano dove si trova il reparto di urologia nel quale era ricoverato per una grave malattia. Inutili i tentativi di soccorso da parte degli operatori. Sul posto gli agenti della polizia scientifica.
L’esordio alla regia ufficiale avviene in coppia con Steno, con una serie di film che i due registi realizzano su misura per Totò, tra i quali spicca il celebre “Guardie e ladri” (1951)“ poi i soliti ignoti” nel 1958. Nel 1966 esce L’armata Brancaleone e nel 1970 Brancaleone alle crociate (1970).La ragazza con la pistola, terza nomination all’Oscar (1968), Romanzo popolare (1974) e i primi due capitoli della trilogia di Amici miei (1975, 1982) – quello conclusivo (1985) verrà infatti diretto da Nanni Loy – ma anche Un borghese piccolo piccolo (1977) e Il marchese del Grillo (1981) entrambi con grandi interpretazioni di Alberto Sordi, mentre tra gli ultimi spiccano Speriamo che sia femmina (1986) e Parenti serpenti (1992).

Antonio De Santis: San Pietro Apostolo (CZ) e le sue Chiese.

Antonio De Santis: San Pietro Apostolo (CZ) e le sue Chiese.: "La Chiesa del rione Fondaco,Chiesa Madonna del Carmelo è sita nella parte alta del paese. Di fine ottocento , è costituita da una sola nava..."

San Pietro Apostolo (CZ) e le sue Chiese.


La Chiesa del rione Fondaco,
Chiesa Madonna del Carmelo è sita nella parte alta del paese.
Di fine ottocento , è costituita da una sola navata e, nella parte posteriore, da una torretta campanaria (in passato costruita a scopo di osservatorio).
Ad essa si accede per mezzo di una gradinata.

29 Novembre 2010

Antonio De Santis: Discariche abusive.

Antonio De Santis: Discariche abusive.: "Niente di più facile andando a fare una bella passeggiata oh andare in cerca di funghi per la nostra comunità montana dei monti Tiriolo Reve..."

Discariche abusive.

Niente di più facile andando a fare una bella passeggiata,  in cerca di funghi per la nostra comunità montana dei monti Tiriolo Reventino Mancuso nella pre Sila catanzarese comuni di S.Pietro Apostolo, Cicala e Gimigliano di imbattersi su accumuli di ferrame vario plastica vetro gomma, possiamo anche trovare a mò di supermercato anche tanti prodotti lavatrici ferri da stiro contenitori vari cassettoni per custodire i nostri vestiti, insomma vi è di tutto basta curiosare.
Ma non ci rendiamo conto, che cosi facendo ci autodistruggiamo con queste varie discariche anche le falde acquifere vengono contaminate e anche i funghi che troviamo ne saranno contaminati, cerchiamo di usare gli appositi contenitori, e invitiamo a chi di competenza di sorvegliare maggiormente.

Antonio De Santis: Tante realtà italiane come le piccole attività com...

Antonio De Santis: Tante realtà italiane come le piccole attività com...: "Oggi con le troppe tasse i centri commerciali vicini che offrono di tutto e di più i vu cumprà che vendono a fianco dei vari negozi l'invasi..."

Tante realtà italiane come le piccole attività commerciali rischiano di chiudere..

Oggi con le troppe tasse i centri commerciali vicini che offrono di tutto e di più i vu cumprà che vendono a fianco dei vari negozi l'invasione dei cinesi, sembra che un grosso nuvolone si abbatte, come la nuvola di Fantozzi per questa categoria, il periodo gravissimo di crisi fa si che tanti piccoli negozi in particolare d'abbigliamento spariscono ed è un vero peccato essendo da tanti anni a contatto stretto con il pubblico che in qualche modo si instaura un'amicizia più che una clientela.
Nei piccoli centri abitati dell'entroterra un'attività e importante che rimanga aperta per non far del tutto rimanere emarginato il paese, purtroppo i vari dati in tutta Italia non sono confortanti tante, tantissime piccole attività commerciali spariscono ogni giorno troppo gravoso il fardello, vengono continuamente controllate se viene rilasciato lo scontrino fiscale ed è anche giusto ma il mio interrogativo perchè i venditori i cosiddetti vu cumprà vengono lasciati vendere in qualsiasi ora e non rilasciano nessun scontrino..? Ci vogliono più controlli per gli stranieri se vogliono far questo lavoro che la legge italiana s'impegni a far pagare loro il tributo allo stato come lo paghiamo noi, e come se lo paghiamo super salato...
Se io da commerciante dovessi andare,non so in Marocco a vendere come fanno loro sono certo che dopo qualche giorno le autorità competenti mi rimandano in Italia...
Spero che venga preso in considerazione dalle autorità competenti questo appello tante persone lavoriamo in questo campo e così facendo tante famiglie avranno un futuro non roseo perdendo un posto di lavoro...

sabato 27 novembre 2010

Le pere di Natale...


Ingredienti :



Occorrente per 20 pere di Natale

Un po di uvetta sultanina
Farina di castagne 200 gr
Latte intero 350 gr

Una bustina di pinoli

Un pizzico di sale
Un pizzico di bicarbonato
Olio  di semi per la cottura.


Setacciare bene la farina di castagne, metterla in un contenitore e unire il latte mescolando in modo da non fare grumi, aggiungere il sale e il bicarbonato e con l'aggiunta dell'uvetta dei pinoli quando avrete ottenuto una pastella e l'olio è abbastanza caldo con cucchiaio prelevare il composto e friggere dopo pochissimi minuti scolare ben bene dall'eccesso d'olio e cospargere con zucchero vanigliato oppure la variante con  polvere di cacao...

venerdì 26 novembre 2010

Turdilli (tipici dolci natalizi calabresi)



Ingredienti:

800 gr. di farina circa
1 bicchiere di olio
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di vino
1 bicchiere di uova
cannella in polvere
olio per friggere
1 cucchiaino di bicarbonato.

Procedimento:

disponete sulla spianatoia la farina a fontana e al centro versate l'olio, il vino, le uova, lo zucchero, un pizzico di cannella e un cucchiaino di bicarbonato. Impastate bene fino ad ottenere una pasta non troppo morbida. Formate dei cilindri di circa 3 cm di diametro e 5 di lunghezza e cercate di ottenere delle rigature come se fossero degli gnocchi. Friggete i turdilli poco alla volta in abbondante olio girandoli spesso. Quando sono ben dorati toglieteli e fateli asciugare su un foglio di carta assorbente. Scaldate il miele in un tegame mescolando con un cucchiaio di legno finché non si sarà sciolto. Togliete il tegame dal fuoco ed immergetevi subito i turdilli, ricoprendoli completamente di miele.

mercoledì 24 novembre 2010

Antonio De Santis: Antonio De Santis

Antonio De Santis: Antonio De Santis: "Calabria il sorriso dell'arcobaleno con i colori della pace... Oggi 24 Nov 2010 appena il tempo di un timido sole per regalare un bellissim..."

Antonio De Santis Calabria il sorriso dell'arcobaleno..



Calabria il sorriso dell'arcobaleno con i colori della pace...

Oggi 24 Nov 2010 appena il tempo di un timido sole per regalare un bellissimo arcobaleno, ma poi sono di nuovo continuate le piogge miste a grandine, la Calabria flagellata dal maltempo in queste ore che provoca non pochi problemi in particolare alle zone pianeggianti con allagamenti.


lunedì 22 novembre 2010

Il caso del bandito Giuliano, un altro testimone: «Il morto del 1950 non era lui»

LA RIESUMAZIONE DEL CADAVERE HA RESO PIÙ FITTO IL MISTERO. E ADESSO SPUNTA UNA NUOVA VOCE, QUELLA DELL'UOMO CHE LO OSPITÒ A CASA LA NOTTE PRIMA DI MORIRE: «QUELLO CHE VENNE UCCISO ERA UN SUO SOSIA». LA PAROLA DEFINITIVA ALL'ESAME DEL DNA DEL CADAVERE.


Si infittisce il giallo della morte di Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre accusato della strage di Portella della Ginestra ucciso - almeno così si credeva, pur tra molti dubbi - il 5 luglio del 1950. La riesumazione del cadavere di quello che per 60 anni si è ritenuto essere Giuliano, disposta nell'ambito della riapertura dell'inchiesta, ha aumentato i dubbi sull'identità dell'uomo che per 60 anni è stato sepolto col nome del bandito. E adesso spunta un nuovo testimone: Gregorio Di Maria, l'«avvocaticchio» che ospitò a casa sua a Castelvetrano il bandito la notte prima dell'uccisione, sapeva che il morto non era Giuliano. Sapeva, e lo mise anche per iscritto, in un dossier che adesso è confluito in un libro dello scrittore Luigi Simanella, «Salvatore Giuliano morto o...vivo». 
Di Maria è morto nel maggio scorso, a 98 anni. E avrebbe rivelato questo segreto tenuto nascosto per 60 anni alle persone che lo accudivano, un mese prima di morire. A loro avrebbe lasciato i documenti che provavano il suo racconto. E questo documento ora è in mano allo scrittore Simanella che è pronto a consegnare tutto ai magistrati che si occupano della nuova inchiesta. «Il documento - afferma Simanella in una nota - rappresenta una vera e propria novità poiché smentisce il fatto che Di Maria si fosse portato nella tomba il segreto di "tutta una vita"». Simanella parla inoltre di «finta morte di Giuliano» e di «presunto omicidio» vista la sua certezza che «a morire al posto di Giuliano fu una giovane vittima la cui unica colpa è stata soltanto quella di somigliare al bandito più famoso di tutti i tempi cioè Salvatore Giuliano». Nel documento, inoltre, sempre secondo Simanella, Di Maria scagiona completamente Giuliano per la responsabilità nella strage di Portella della Ginestra.
Insomma, la storia andrebbe riscritta da cima a fondo. Del resto, se nella vicenda dell'uccisione di Giuliano non ci fossero state palesi incongruenze sin dall'inizio, non si sarebbe arrivati, a distanza di 60 anni, alla riapertura dell'inchiesta e alla riesumazione del cadavere. Proprio dalla riapertura della tomba di Giuliano sono arrivati indizi che sembrano avvalorare la tesi che l'uomo spacciato per il Salvatore Giuliano morto fosse un'altra persona, ma certo non il bandito di Montelepre. A non coincidere in particolare è l'altezza. Dall'autopsia effettuata sulla salma riesumata viene fuori che il cadavere è quello di un uomo alto non più di un metro e 70. Ma i familiari di Giuliano affermano che il loro congiunto era altro più di un metro e 80. La parola fine sarà comunque scritta attraverso l'esame del dna, che sarà comparato con quello del nipote Giuseppe Sciortino, il figlio della sorella del bandito. Proprio Sciortino, recentemente, nel volume «Via d'inferno. Cause ed affetti» ha raccontato un'altra verità sulla vicenda, frutto, come sostiene lui stesso, della «vox populi». . Nel libro Sciortino racconta che ai giornalisti fu mostrato in realtà il cadavere di un sosia e che il vero Salvatore Giuliano sarebbe stato aiutato a fuggire e sarebbe morto solo qualche anno fa ultraottantenne, dopo essere tornato per due volte nella sua Montelepre. Mistero. Un mistero che forse, dopo 60 anni, potrebbe ora avere i giorni contati.

 Francesco Rosi regista e sceneggiatore girò nel 1961 il film sull'uomo di Montelepre,inaugurando il florido filone dei film-inchiesta ripercorrendo la vita del bandito siciliano attraverso una serie di lunghi flashback in Salvatore Giuliano (1962). 
Imminenti le riprese di un secondo film sul bandito Giuliano nel gennaio 2011 che vedrà protagonista lo splendido set della incantevole isola di Sicilia, ambientato negli anni 40, il titolo "Busacca Cantaci Salvatore Giuliano" un film che regalerà tante rivelazioni nuove per conoscere meglio questo personaggio amato e odiato che tanto ah fatto parlare di se. Nel cast Fabio Manuel Mulas nel ruolo di Salvatore Giuliano sceneggiatura di Giovanni Fondacaro, la regia di Giorgio Nanì La Terra direttore della fotografia Costanzo D'Angelo.


Il caso del bandito Giuliano, un altro testimone: «Il morto del 1950 non era lui»

La riesumazione del cadavere ha reso più fitto il mistero. E adesso spunta una nuova voce, quella dell'uomo che lo ospitò a casa la notte prima di morire: «Quello che venne ucciso era un suo sosia». La parola definitiva all'esame del dna del cadavere.


Si infittisce il giallo della morte di Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre accusato della strage di Portella della Ginestra ucciso - almeno così si credeva, pur tra molti dubbi - il 5 luglio del 1950. La riesumazione del cadavere di quello che per 60 anni si è ritenuto essere Giuliano, disposta nell'ambito della riapertura dell'inchiesta, ha aumentato i dubbi sull'identità dell'uomo che per 60 anni è stato sepolto col nome del bandito. E adesso spunta un nuovo testimone: Gregorio Di Maria, l'«avvocaticchio» che ospitò a casa sua a Castelvetrano il bandito la notte prima dell'uccisione, sapeva che il morto non era Giuliano. Sapeva, e lo mise anche per iscritto, in un dossier che adesso è confluito in un libro dello scrittore Luigi Simanella, «Salvatore Giuliano morto o...vivo». 
Di Maria è morto nel maggio scorso, a 98 anni. E avrebbe rivelato questo segreto tenuto nascosto per 60 anni alle persone che lo accudivano, un mese prima di morire. A loro avrebbe lasciato i documenti che provavano il suo racconto. E questo documento ora è in mano allo scrittore Simanella che è pronto a consegnare tutto ai magistrati che si occupano della nuova inchiesta. «Il documento - afferma Simanella in una nota - rappresenta una vera e propria novità poiché smentisce il fatto che Di Maria si fosse portato nella tomba il segreto di "tutta una vita"». Simanella parla inoltre di «finta morte di Giuliano» e di «presunto omicidio» vista la sua certezza che «a morire al posto di Giuliano fu una giovane vittima la cui unica colpa è stata soltanto quella di somigliare al bandito più famoso di tutti i tempi cioè Salvatore Giuliano». Nel documento, inoltre, sempre secondo Simanella, Di Maria scagiona completamente Giuliano per la responsabilità nella strage di Portella della Ginestra.
Insomma, la storia andrebbe riscritta da cima a fondo. Del resto, se nella vicenda dell'uccisione di Giuliano non ci fossero state palesi incongruenze sin dall'inizio, non si sarebbe arrivati, a distanza di 60 anni, alla riapertura dell'inchiesta e alla riesumazione del cadavere. Proprio dalla riapertura della tomba di Giuliano sono arrivati indizi che sembrano avvalorare la tesi che l'uomo spacciato per il Salvatore Giuliano morto fosse un'altra persona, ma certo non il bandito di Montelepre. A non coincidere in particolare è l'altezza. Dall'autopsia effettuata sulla salma riesumata viene fuori che il cadavere è quello di un uomo alto non più di un metro e 70. Ma i familiari di Giuliano affermano che il loro congiunto era altro più di un metro e 80. La parola fine sarà comunque scritta attraverso l'esame del dna, che sarà comparato con quello del nipote Giuseppe Sciortino, il figlio della sorella del bandito. Proprio Sciortino, recentemente, nel volume «Via d'inferno. Cause ed affetti» ha raccontato un'altra verità sulla vicenda, frutto, come sostiene lui stesso, della «vox populi». . Nel libro Sciortino racconta che ai giornalisti fu mostrato in realtà il cadavere di un sosia e che il vero Salvatore Giuliano sarebbe stato aiutato a fuggire e sarebbe morto solo qualche anno fa ultraottantenne, dopo essere tornato per due volte nella sua Montelepre. Mistero. Un mistero che forse, dopo 60 anni, potrebbe ora avere i giorni contati.


 Francesco Rosi regista e sceneggiatore girò nel 1961 il film sull'uomo di Montelepre,inaugurando il florido filone dei film-inchiesta ripercorrendo la vita del bandito siciliano attraverso una serie di lunghi flashback in Salvatore Giuliano (1962). 
Imminenti le riprese di un secondo film sul bandito Giuliano nel gennaio 2011 che vedrà protagonista lo splendido set della incantevole isola di Sicilia, ambientato negli anni 40, il titolo "Busacca Cantaci Salvatore Giuliano" un film che regalerà tante rivelazioni nuove per conoscere meglio questo personaggio amato e odiato che tanto ah fatto parlare di se. Nel cast Fabio Manuel Mulas nel ruolo di Salvatore Giuliano sceneggiatura di Giovanni Fondacaro, la regia di Giorgio Nanì La Terra direttore della fotografia Costanzo D'Angelo.


domenica 21 novembre 2010

Un anno con Giovanni Paolo II di Natalino Monopoli e Remo Piccolomini.

Un regalo utile per chi lo avrà e chi ne riceverà i frutti...
Cari amici con l'acquisto del libro Un anno con Giovanni Paolo II ed.
Messaggero ci aiuterete nella raccolta fondi per l'orfanotrofio a lui
intitolato in Medugorie, a cui saranno devoluti i diritti di autore. Contiamo su di voi. Il testo vi permetterà ogni giorno di leggere un pensiero , un pezzo di enciclica ed una preghiera del Santo Padre.
Presso San Paolo – Bari; Symbolum – Corato; Audio Video Semeia. – Bisceglie; Caravella – Mungivacca; Libreria Santa Rita - Cascia ;
Figlie di San Paolo - VIA DUOMO 145 – Napoli
LIBRERIA DEHONIANA TALITHA KUM - C.SO VITTORIO EMANUELE N.732/A – Napoli; LIBRERIA LDC - VIA DONNA REGINA 7 – Napoli; Figli di San Paolo - CORSO VITTORIO EMANUELE 115 – Salerno.
e in tutte le librerie italiane anche su richiesta in caso di assenza

Giovedi 25 novembre 2010 ore 21:10 Rete 4. Viaggio nel mistero di Natuzza...

giovedì 21.10 Viaggio nel mistero di Natuzza Evolo Rete 4
Biografia
testimone Pippo Franco.
Va in onda un reportage che ricostruisce la vita di Natuzza Evolo, scomparsa nel 2009. Famosa per le presunte stimmate, le visioni
e i colloqui con Gesù, la Madonna, oltre a santi, angeli e defunti.

sabato 20 novembre 2010

ORME (Anonimo)




ORME (Anonimo)
Una notte un uomo fece un sogno.Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore.In cielo balenavano scene della sua vita.Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia, una apparteneva a lui e l’altra al Signore.Quando gli fu balenata davanti agli occhi l’ultima scena, si voltò a guardare le orme e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte. Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli e più tristi della sua vita. Ne rimase disorientato e interrogò il Signore. “Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti, tu avresti camminato tutta la strada accanto a me, ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita vi era una sola serie di orme. Non capisco perché, quando avevo più bisogno di te, mi hai abbandonato.”Il Signore rispose: “Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai. Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza, quando vedi solo una serie di orme, quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio.”


Stefano Maiuolo - La Mia Musica Sei Tu - La Giostra sul 2




Stefano Maiuolo

Stefano Maiuolo,nasce il 16 gennaio 1991 a Soveria Mannelli comune dell'entroterra calabrese in provincia di catanzaro, è stato un concorrente della nona edizione di Amici appartenuto alla categoria dei cantanti. Entra nella scuola il 15 ottobre vincendo la sfida contro il cantautore Rosolino Schillaci, fa parte della squadra del sole ed è alunno di Loretta Martinez. Nel 1998 partecipa allo Zecchino d'oro con il brano Batti il cinque. Non avendo superato l'esame davanti alla commissione esterna, nella puntata del 9 gennaio gli viene comunicato di non aver avuto accesso alla fase serale del programma.Successivamente riammesso alla fase serale in sostituzione di Davide Flauto, ritiratosi, nella squadra bianca. Il 30 luglio 2010 è stato pubblicato il suo primo album intitolato "La mia musica sei tu". La sua versatilità caratteriale e musicale colpisce fin da subito già dai tempi delle sue prime apparizioni dello zecchino d'oro.
In molti si chiedono sentendo il suo nuovo album come già a solo poco tempo dall'uscita vi sia nascosto un piccolo grande genio della musica italiana, avendo già le capacità di esporre le proprie idee con decisione, con fermezza e allo stesso tempo di fonderle tramite la sua voce che incanta.

La mia dedica per Stefano con una frase del grande Charlie Chaplin.
.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi...




Stefano Maiuolo un talento del sud..


Stefano Maiuolo 

Stefano Maiuolo,nasce il 16 gennaio 1991  a Soveria Mannelli comune dell'entroterra calabrese in provincia di catanzaro, è stato un concorrente della nona edizione di Amici appartenuto alla categoria dei cantanti. Entra nella scuola il 15 ottobre vincendo la sfida contro il cantautore Rosolino Schillaci, fa parte della squadra del sole ed è alunno di Loretta Martinez. Nel 1998 partecipa allo Zecchino d'oro con il brano Batti il cinque. Non avendo superato l'esame davanti alla commissione esterna, nella puntata del 9 gennaio gli viene comunicato di non aver avuto accesso alla fase serale del programma.Successivamente riammesso alla fase serale in sostituzione di Davide Flauto, ritiratosi, nella squadra bianca.  Il 30 luglio 2010 è stato pubblicato il suo primo album intitolato "La mia musica sei tu". La sua versatilità caratteriale e musicale colpisce fin da subito già dai tempi delle sue prime apparizioni dello zecchino d'oro.
In molti si chiedono sentendo il suo nuovo album come già a solo poco tempo dall'uscita vi sia nascosto un piccolo grande genio della musica italiana, avendo già le capacità di esporre le proprie idee con decisione, con fermezza e allo stesso tempo di fonderle tramite la sua voce che incanta.  

La mia dedica per Stefano con una  frase del grande Charlie Chaplin.
.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi...



venerdì 19 novembre 2010

Antonio De Santis: 20 Novembre giornata internazionale dei diritti de...

Antonio De Santis: 20 Novembre giornata internazionale dei diritti de...: "Il 20 Novembre è la giornata internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. 21 anni fa, nel 1989, l'Assemblea Generale delle ..."

20 Novembre giornata internazionale dei diritti dell'infanzia...

Il 20 Novembre è la giornata internazionale dei  Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. 21 anni fa, nel 1989, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha promulgato la Convenzione dei diritti, che è diventato il Trattato più ratificato nella Storia dell'umanità. L'Italia l'ha ratificata 19 anni fa, con la Legge 176/91. Da quel momento i diritti dei bambini e dei ragazzi sono Legge, obbligo dello Stato.

La Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e' stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York. Ad oggi, ad eccezione di Somalia e Usa, tutti i paesi del mondo hanno ratificato questo trattato e si sono di conseguenza impegnati ad adattare la loro legislazione nazionale ai principi fondanti della convenzione dell'Onu. E' quindi uno dei documenti centrali della promozione e della tutela dei diritti dei bambini.

Antonio De Santis: A 48 ore dal terremoto...

Antonio De Santis: A 48 ore dal terremoto...: "In Irpinia Giovanni Paolo II arrivò a 48 ore dal terremoto del 1980 e mentre gli aiuti non erano ancora arrivati. Arrivarono, prima di essi,..."

A 48 ore dal terremoto...

In Irpinia Giovanni Paolo II arrivò a 48 ore dal terremoto del 1980 e mentre gli aiuti non erano ancora arrivati. Arrivarono, prima di essi, il Papa e il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Era il 26 novembre 1980, terzo giorno dal sisma che aveva ucciso 2.500 persone. Non era mai successo che, di fronte ad una catastrofe nazionale, si muovessero contemporaneamente da Roma il Presidente della Repubblica e il Pontefice. Addirittura era la prima volta, dal giorno del bombardamento di San Lorenzo a Roma il 19 luglio del 1943, che un Papa usciva dal Vaticano senza preavvertire le autorita' italiane...
Da ProLoco Pratola Serra...

Crema mandorlata...



Prendere una pentola aggiungere un litro di latte parzialmente scremato e lasciar riscaldare a fuoco lento,nel frattempo in una terrina sbattere quattro rossi d'uovo con l'aggiunta di quattro cucchiai di zucchero,in un'altra terrina fate sciogliere quattro cucchiai di maizena (amido di mais) con un po di latte e munitevi di due bicchierini di alchermes (liquore per dolci) una volta pronto il tutto immettete nella pentola quando il latte è tiepido,mescolare a fuoco lentissimo fino a crearsi una crema densa versate nelle ciotole spolverate di cacao in polvere cospargendo di granella di mandorle e pinoli,raffreddate e poi mettete in frigo per un'oretta,accompagnate il tutto con dei cantuccini e vin santo...!!!!!..Buon dessert.....

Le ricette di Antony...

giovedì 18 novembre 2010

Otimos Videos - Antonio De Santis videos

Otimos Videos - Antonio De Santis videos
Il percorso dei 5 mulini....sulle sponde del Fiume Amato nel territorio di San Pietro Apostolo (CZ)..1° parte..(Mulino ad acqua o mulino idraulico è un impianto destinato ad utilizzare l'energia meccanica prodotta dalla corrente di un corso d'acqua, condotta alla ruota del mulino tramite una canalizzazione).

Antonio De Santis: Le ricette della nonna...

Antonio De Santis: Le ricette della nonna...: "Le olive schiacciate ricetta calabrese... Bisogna avere un bel sacchetto di ottime olive calabresi ancora acerbe per poi schiacciarle poss..."

Le ricette della nonna...

Le olive schiacciate ricetta calabrese...

Bisogna avere un bel sacchetto di ottime olive calabresi ancora  acerbe per poi schiacciarle possibilmente con un bel sasso rotondo del nostro mare, eliminare quindi il nocciolo e mettere le olive in un recipiente pieno d'acqua fredda (la nonna utilizzava un recipiente di terracotta).
Le olive vanno tenute nel contenitore per alcuni giorni avendo cura di cambiare l'acqua due volte al giorno, dopo circa una settimana assaggiare le olive per vedere se si sono addolcite ma di solito sono già pronte per levarle dal  recipiente per essere sgocciolate mi raccomando sgocciolatele ben bene e conditele con del peperoncino rosso piccante tagliato a pezzetti aggiungete spicchi d'aglio  semi di finocchio selvatico origano del sale q.b. e mescolate bene, procurarsi dei vasetti in vetro precedentemente lavati e sterilizzati riempiteli di olive colmando il vasetto con un buonissimo olio extra vergine, dopo pochi giorni sono pronte per essere degustate.
Ah dimenticavo Buon Appetito...

Le ricette di Antony...

Antonio De Santis: Lungo il sentiero dei briganti tra mito e realtà.....

Antonio De Santis: Lungo il sentiero dei briganti tra mito e realtà.....: " Lungo il sentiero dei 5 mulini è un itinerario,potremmo definirlo,archeologico - naturalistico che si snoda per la valle dell'Amato dove p..."

Lungo il sentiero dei briganti tra mito e realtà...

 
Lungo il sentiero dei 5 mulini è un itinerario,potremmo definirlo,archeologico - naturalistico che si snoda per la valle dell'Amato dove prende anche il nome l'omonimo fiume.Qui si incontrano i resti dei mulini molto suggestivi da vedere.
Qui si snoda il sentiero dei Briganti con la pietra del tesoro, briganti che vissero in questi boschi. Altrettanto numerosi, conseguentemente, i racconti, le credenze, i canti, i proverbi che celebrano le gesta e le imprese dei briganti. Possibile rivivere questi luoghi in un percorso storico antropologico e geografico che offre un itinerario ambientale che conserva un certo fascino, nei pressi della pre Sila Piccola S.Pietro Apostolo cz...

lunedì 8 novembre 2010

Autunno in montagna.


Siamo nel centro della Calabria circondati da montagne spettacolari paesaggi mozzafiato che spaziano tra i due mari nel punto piu' stretto d'Italia solo 45 KM dallo Ionio al Tirreno esattamente nella pre sila catanzarese comunità montana dei monti Tiriolo Reventino Mancuso . Immersi in questi stupendi boschi di castagni di querce e di pini dove trova il suo habitat naturale il re indiscusso di questi luoghi il cinghiale, altri animali trovano rifugio, come la volpe rossa lo scoiattolo europeo il falco pellegrino il serpente innocuo nero.In autunno e non solo si trova il patron della cucina il fungo porcino profumatissimo,ma la vera regina e sua maestà la castagna.Percorrendo questi sentieri nei territori che si avvicendano tra i comuni di S.Pietro Apostolo Gimigliano e Cicala si scorgono diversi ruderi (le cosiddette pastillere) resti di una antica civiltà contadina questi piccoli fabbricati costruiti solo con la pietra in un'unico locale composto da due porte una inferiore e una superiore e diviso in due piani con assi di legno non accostate l'una con l'altra,nel piano inferiore i vecchi contadini accendevano il fuoco che doveva essere alimentato per almeno trenta giorni di continuo,nel piano superiore venivano adagiate le castagne sopra le assi e dovevano essere controllate con il sistema di girarle di volta in volta,tutto questo lavoro serviva per essiccare le castagne i cosidetti (pastilli) che sono le castagne per l'appunto portate allo stato di durezza per via dell'essiccatura per poi produrre la farina..



lunedì 1 novembre 2010

Antonio De Santis: Natuzza Evolo

Antonio De Santis: Natuzza Evolo: "Paravati è la frazione più popolosa e attiva del comune di Mileto con circa 3000 abitanti, nella provincia calabrese di Vibo Valentia. L'at..."

Natuzza Evolo

Paravati è la frazione più popolosa e attiva del comune di Mileto con circa 3000 abitanti, nella provincia calabrese di Vibo Valentia.

L'attuale centro abitato, si estende su un insieme di colline dolcemente ondulate ed è attraversato dalla Statale 18 Salerno-Reggio Calabria.
Il centro storico di Paravati risulta caratterizzato da 3 rioni: "la lupa" esposta al sole di mezzogiorno, "la marina" da dove si porge lo sguardo verso il porto di Gioia Tauro e "la chiesa vecchia".

Il 23 Agosto 1924 nasce Natuzza Evolo, avvolta da un mistero che oggi gratifica la storia di Paravati.

A 20 anni sposa il compaesano Pasquale Nicolace nella chiesa Santa Maria degli Angeli. La giovane coppia va ad abitare in una povera casetta, testimone silenziosa di visioni, colloqui, canti, messaggi dell'aldilà, Natuzza viene definita "la radio che trasmette dalla dimensione dell'eterno". Nonostante i fenomeni, Natuzza diventa madre di 5 figli, oggi felicemente sposati.

La vita di Natuzza è semplice e umile, povera e nascosta, ma allo stesso tempo straordinaria, per il nascere e crescere di alcuni fenomeni di cui lei è ignara spettatrice e docile strumento.

Natuzza non è mai andata a scuola, non sa leggere né scrivere. Fin da bambina ha il dono della bilocazione e di parlare con l'angelo custode, un bambino di ottonove anni che la guida e la consiglia nel dare risposte che solo una persona colta potrebbe dare.

Vede Gesù, la Madonna, San Francesco di Paola, Padre Pio e altri santi. Vede i defunti e conversa con loro, ha sudorazioni ematiche più evidenti durante la Quaresima con l'aggiunta delle stimmate che si trasformano, a contatto con bende o fazzoletti, in emografie : testi di preghiera in varie lingue, calici, ostie, Madonne, cuori, corone di spine.
Fin da ragazza Natuzza capì che la sua missione è di dare una parola di conforto alla gente. Così la sua casa in tutti questi anni ha visto migliaia di persone passare da lei affidandole sofferenze, angustie, invocando conforto e luce. E lei, facendosi carico delle loro sofferenze, da a tutti una parola di conforto, di speranza e di pace, una risposta certa, il sorriso e la gioia.

Da calabresi.net

Gli antichi telai di Tiriolo

Tiriolo Piccolo e grazioso borgo del catanzarese di un panorama unico la cui vista abbraccia i due mari lo Ionio ed il Tirreno, ed è qui che...