lunedì 3 ottobre 2022

Gli antichi telai di Tiriolo

Tiriolo Piccolo e grazioso borgo del catanzarese di un panorama unico la cui vista abbraccia i due mari lo Ionio ed il Tirreno, ed è qui che probabilmente fine ottocento si vede il proliferarsi di tanti telai, dove le donne dopo il duro lavoro nei campi, si applicano nella lavorazione della tessitura producendo il fabbisogno per il corredo delle figlie la cosiddetta"dote". In particolare viene lavorato il "Vancale" scialle tipico di tutta la zona del catanzarese ma qui a Tiriolo la fa da padrone, "vancale" che richiede almeno un dieci dodici ore di lavoro nei telai antichi e la tessitrice deve coordinare dei precisi movimenti di mani e piedi, largo quasi due metri per la precisione 55 × 1,95 con delle sottili fasciature trasversali multicolori di giallo,viola,verde,rosso e azzurro che vanno a ravvivare il fondo nero.
Dagli anni 70 in poi si assiste all'abbandono dei telai quindi va man mano perdendosi questa arte della tessitura, oggi siamo ospiti dell'ultima bottega attiva la TessilArt della maestra artigiana Mirella Leone che da tantissimi anni tesse il Vancale e non solo, questo amore per la tessitura viene tramandato dalla madre Colacino Marianna Rosa tessitrice di tappeti e tela, la signora Mirella avvalendosi delle tecniche tramandate lavora con il telaio medievale questo particolare scialle che inizialmente veniva utilizzato come copripanca (panca dove veniva custodito il corredo) in dialetto appunto "vanca" da cui "vancale",realizzato in lana pettinata per l'inverno e seta per l'estate, la signora Mirella seppur mantenendo le tecniche tradizionali ha cercato di introdurre elementi di novità sia nella lavorazione e sia nei colori, creando dei pezzi unici di stile e originalità,per cui adesso viene anche utilizzato come accessorio di una certa eleganza nelle cerimonie e non da dimenticare prodotto molto apprezzato dai tanti turisti che vengono a visitare Tiriolo.
La TessilArt oltre nel produrre il prodotto d'eccellenza cioè il "vancale" i tappeti "pezzara" e la tessitura di lino e ginestra, ci illustra un'altro manufatto importantissimo per Tiriolo il vestito della "pacchiana" il costume tipico di fine 800 che indossavano tantissime anziane fino a qualche anno fà, la signora Mirella lo ricama con una vecchia Singer usando un cerchietto con il movimento coordinato si ricama con fili colorati su fondo nero e la stoffa che viene utilizzata e il "tfta". I pezzi sono 9 che compongono il vestito della "pacchiana"e sono:
1)Sottana che sarebbe la sottoveste 2)jippune corpetto a mezze maniche 3)Panno rosso con due fasce ricamate 4)Dubbriettu gonna plissettata di 6,5 mt. ornata di due fasce sempre ricamate una esterna una interna. 5)Mantisinu grembiule ricamato 6)Riccio Colletto ricamato 7)Manicotti coprono la parte terminale delle maniche della sottana, orlati da un ricco pizzo lavorato al tombolo o all’uncinetto. 8)Tovaglia copricapo 9) Vancale scialle di lana per l’inverno e di seta per l’estate, tessuto al telaio con un ordito che forma una trama caratteristica. Vestito da "pacchiana" cui era sempre lo stesso veniva solo scomposto,in base alla giornata quello da festa,lutto,da utilizzare in campagna ecc.

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