martedì 4 ottobre 2011

I piatti in cui Papa Ratzinger pranzerà in Episcopio a Lamezia Terme...


Leggero, a base dei prodotti genuini della terra di Calabria. Queste le caratteristiche del pranzo che Papa Benedetto XVI consumerà nel salone dell’Episcopio a Lamezia, dopo aver presieduto l’Eucarestia e recitato la preghiera mariana dell’Angelus, la mattina del 9 ottobre prossimo. - Comunica una nota stampa della Diocesi di Lamezia Terme - Intorno alla mensa anche i Vescovi delle dodici Diocesi calabresi. Sulla tavola del Papa dei deschi del tutto originali, ovvero i piatti realizzati dall’ingegnere Rocco Purri: manufatti che, per lavorazione e colore, richiamano i reperti di scavo ritrovati nel sito archeologico dell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia; per la decorazione, altri motivi ispiratori sono stati tratti dal Castello Normanno – Svevo di San Teodoro.
Si tratta, in pratica, di pezzi unici, frutto di uno studio archeometrico effettuato nel laboratorio di archeologica sperimentale dell’ingegnere Purri. Le ricerche sono state promosse dall’Associazione archeologica lametina guidata dalla professoressa Vincenzina Purri Siviglia; a sostenere l’iniziativa anche la Soprintendenza archeologica della Calabria e il Dipartimento di Fisica dell’Unical. L’iniziativa ha visto anche il supporto dell’associazione Paideja e del maestro d’arte Antonio Saladino. Le ceramiche, ideate in esclusiva per la tavola pontificia, sono di stampo medievale e si rifanno alle ceramiche del XIV e XV secolo; lo studio effettuato dall’Associazione archeologica lametina, ha consentito di ricostruirne la morfologia, le tipologie decorative e l’intero processo produttivo. E, ancora, per evidenziare ulteriormente la valenza storica della Visita Pontificia, sul retro di ogni piatto sono stati impressi i sigilli papali di Benedetto XVI e di Callisto II, unico Papa della storia che nel 1121 fece visita pastorale nell’antica città di Nicastro. - Continua la nota -
I piatti in cui Papa Ratzinger pranzerà, domenica 9 ottobre, saranno subito prelevati ed esposti al Museo diocesano. Per quanto riguarda tutte le altre stoviglie, è stata decisa una tiratura limitata, il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza. Nel dicembre prossimo sarà presentato il volume dal titolo “ I colori del castello e dell’abbazia”, opera in cui saranno illustrati i risultati scientifici della ricerca che ha portato all’ideazione ed alla produzione dei preziosi ed unici manufatti artistici. Ceramiche, quindi, che riportano in auge l’epoca medievale del nostro territorio, centrando l’attenzione su due edifici e siti archeologici come l’Abbazia Benedettina ed il Castello Normanno che sono due emblemi per la nostra storia locale; un’operazione di studio e di ricerca che va a compenetrarsi con l’altrettanto antica tradizione gastronomica calabrese, rinomata per gusto e genuinità.
A preparare il pranzo per il Santo Padre e per il seguito papale sarà la ditta di catering “Ristorart” di Catanzaro con la collaborazione dei docenti e degli allievi dell’istituto alberghiero “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme.

Nessun commento:

Posta un commento

Gli antichi telai di Tiriolo

Tiriolo Piccolo e grazioso borgo del catanzarese di un panorama unico la cui vista abbraccia i due mari lo Ionio ed il Tirreno, ed è qui che...