SORRISI - Benedetto XVI ha strappato anche qualche sorriso sbagliando il podio dove doveva parlare. I commessi, infatti, non hanno pensato di indicare al Pontefice il punto da cui doveva parlare e il Papa si è avviato allo scanno del presidente Lemmer, che lo aveva appena salutato con un suo breve discorso. Il primo a ridere dell'errore è stato il Papa stesso, quando lo hanno fermato e indirizzato al leggio posto al centro dell'aula.
ABUSI - In precedenza, sul volo che lo ha condotto a Berlino, Benedetto XVI ha risposto a una domanda dei giornalisti sull'aumento delle uscite dalla chiesa cattolica in Germania, anche in relazione allo scandalo pedofilia. «Posso capire che, di fronte a crimini come gli abusi su minori commessi da sacerdoti, se le vittime sono persone vicine uno dica: questa non è la mia Chiesa, la Chiesa è una forza di umanizzazione e moralizzazione e se loro stessi fanno il contrario io non posso più stare con questa Chiesa».
BENVENUTO - Papa Ratzinger ha anche tenuto un discorso alla cerimonia di benvenuto al Castello di Bellevue, residenza ufficiale del presidente della Repubblica Federale Tedesca.«C'è bisogno di una base vincolante per la nostra convivenza, altrimenti ognuno vive solo seguendo il proprio individualismo» ha detto. Parlando nel bellissimo giardino, dove su alcuni palchi avevano preso posto anche i vescovi tedeschi e i rappresentanti delle altre chiese e religioni, il Papa ha osservato che in Occidente «nei confronti della religione vediamo una crescente indifferenza nella società che, nelle sue decisioni, ritiene la questione della verità piuttosto come un ostacolo, e dà invece la priorità alle considerazioni utilitaristiche». «Come la religione ha bisogno della libertà, così anche la libertà ha bisogno della religione», ha spiegato Benedetto XVI citando le parole del grande vescovo e riformatore sociale Wilhelm von Ketteler, di cui si celebra quest'anno il secondo centenario della nascita.
http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_22/papa-rinnovamento-etico-telegramma_9d526f92-e4ec-11e0-ac8f-9ecb3bbcc6bf.shtml
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