mercoledì 19 gennaio 2011

Dalida un'artista di origine calabrese.


Da Wikipedia.
Dalida, nome d'arte di Iolanda Cristina Gigliotti (Il Cairo, 17 gennaio 1933Parigi, 3 maggio1987), è stata una cantante e attrice italiana naturalizzata francese.
È stata una delle maggiori interpreti della musica popolare internazionale.[1] Dal punto di vista timbrico la sua voce da contralto-mezzosoprano era caratterizzata da un'estensione di due ottave e da una tessitura di particolare profondità e intensità espressiva.

Nacque a Choubrah (piccolo sobborgo alle porte del Cairo) da genitori italiani,calabresi originari di Serrastretta, in provincia di Catanzaro (il suo nome sarà poi francesizzato in Yolanda). Il padre Pietro era primo violino all'Opera del Cairo. Dalida trascorre l'infanzia con i genitori e i due fratelli, Orlando e Bruno(detto anche lui Orlando) nella casa di famiglia sita in 11 Sharia Khumahawiyaà a Choubrah.
Durante l'infanzia è costretta ad indossare gli occhiali a causa di una malattia agli occhi che le provocherà un leggero (quantunque evidente)strabismo e che la costringerà a numerose operazioni anche in età adulta. Grazie al suo aspetto, a diciassette anni vince il concorso di bellezza Miss Ondine e, successivamente, la fascia di Miss Egitto che le aprirà le porte del mondo del cinema.
La cantante ha venduto 125 milioni di dischi, tra singoli e album, premiati da oltre settanta dischi d'oro, di platino e di diamante. Tra i molteplici riconoscimenti che le sono stati attribuiti figurano due Oscar mondiali della canzone - ricevuti nel 1963 e nel 1974 per Gigi l'amoroso - nonché, nel1975, il Premio dell'Académie du Disque français per il brano Il venait d'avoir 18 ans (ispirato alromanzo di Colette Le Blé en herbe, è stato uno fra i suoi brani più conosciuti in Italia con il titolo18 anni).
Insieme a Edith Piaf, Dalida è senza ombra di dubbio la cantante che ha maggiormente contrassegnato la musica leggera transalpina del XX secolo
In Joseph et ses frères (Giuseppe e i suoi fratelli, con Omar Sharif), doppia Rita Hayworth, di cui è una grande ammiratrice; nel 1954 entra a far parte del cast de La Masque de Toutankhamon (La maschera di Tutankhamon) e di Un verre, une cigarette (Un bicchiere, una sigaretta).
È il 3 maggio 1987 quando, a Montmartre, Dalida si toglie la vita, a vent'anni dal primo tentativo ed a dieci anni dal secondo. Accanto al corpo lascia appena un triste biglietto: Pardonnez-moi, la vie m'est insupportable (Perdonatemi, la vita mi è insopportabile).
Tra i primi a scoprire la tragedia è il fratello Orlando(Bruno), nominato erede universale e oggi custode dell'immagine di Dalida. La morte di Dalida lascia sotto shock la Francia intera; ai funerali, che si svolgono a Parigi nella chiesa della Madeleine, lo storico Claude Manceron la saluta con le seguenti parole:
« Yolanda arrivederci. Dalida grazie. »
Dalida è sepolta nel cimitero di Montmartre a Parigi, e accanto alla sua tomba si trova una statua commemorativa che la mostra con gli occhi chiusi rivolti allo spettatore. Nel 1997 è stata inaugurata a Montmartre una piazza in suo onore, Place Dalida, dove è stato posto un busto di bronzo dello scultore-disegnatore Aslan che la raffigura.
In occasione del ventennale della morte (3 maggio 1987-2007), il sindaco di Parigi, nonché grande amico di Dalida, Bertrand Delanoë ha predisposto una grande mostra commemorativa della figura di Dalida nei locali del Comune di Parigi (Mairie de Paris).
Il ciclo di manifestazioni commemorative ha compreso la realizzazione di un cofanetto di otto DVD con alcuni tra i filmati televisivi e documentaristici riguardanti l'artista, una compilation di cinque CD con le "cento più belle canzoni di Dalida", il DVD dal titolo Le sixième jour, e una versione per collezionisti del film di Joyce Bunuel Dalida, oltre a una versione rimasterizzata del film Io ti amo, mai pubblicato per il mercato dell'home video.
In Italia, a Serrastretta, paese delle radici italiane di Yolanda Cristina Gigliotti, a cura dell'Associazione Dalida l'artista viene ricordata con l'apertura della Casa Museo Dalida, la posa di un'opera bronzea "Dalida vista da Inis", l'intitolazione di un anfiteatro, la pubblicazione di un opuscolo intitolato "Da Serrastretta a Dalida 1962/2007", e l'uscita di un DVD frutto di un progetto didattico della locale scuola media in collaborazione con la stessa Associazione Dalida.
A ricordo di Dalida, Patty Pravo ha inciso l'album Spero che ti piaccia...Pour toi..., in cui interpreta alcuni grandi successi dell'amica e collega Dalida: Darla dirla dada (in greco), Bambino (in arabo), Salma ya salama (in arabo), Il Venat D'Avoir 18 Ans, Pour en arriver là,Comme si tu étais là, Fini la comédie, Col tempo. In passato Dalida aveva invece inciso la versione francese del successo di Patty Pravo La bambola, così come Tout au plus (Tutt'al più).
Il 17 novembre 2008 è uscito l'album Fleurs 2 di Franco Battiato che contiene, in omaggio a Dalida, la cover di Il venait d'avoir 18 ans, interpretata con la partecipazione di Sepideh Raissadat.
Nel maggio 2009 esce l'album, Toutes les femmes en moi di Lara Fabian, contenente un omaggio a Dalida: la cover del brano Il venait d'avoir 18 ans.

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