sabato 16 aprile 2011

La Domenica delle Palme a Pizzo...in Calabria.

Con “le Palme” iniziano i riti della settimana Santa. Domenica delle Palme segna l’entrata trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme, salutato e festeggiato come un Re dalla gente con rami di Palma e di ulivo. A Pizzo c’è ancora l’usanza di far benedire i germogli delle palme e i ramoscelli d’ulivo. Molti anni fa i contadini entravano nel Duomo di San Giorgio con grossissimi rami di ulivo che occupavano tutto l’ingresso della chiesa. Le donne e i bambini lavoravano i germogli di palma in modo da ottenere crocette, cestini, panieri, cuoricini e quanto altro. Ancora oggi nelle case si usa appendere le palme benedette al centro del letto matrimoniale in segno di buon auspicio. È ancora usanza bruciare le palme e i ramoscelli d’ulivo nel giorno delle Ceneri dell’anno successivo. Anticamente la palma era appesa anche sul pennone della barca “uscere” della tonnara in segno augurale per una buona annata di pesca. Durante la benedizione, le palme e i ramoscelli d’ulivo vengono alzati verso il cielo sbattuti con forza. Ciò provoca un intenso fruscio della durata di parecchi minuti. A conclusione della Santa Messa, la croce di rami d’ulivo, viene portata in processione, fino alla colonna in granito di Piazza della Repubblica. Negli anni passati durante la legatura della Croce, il sacrestano veniva colpito con rami d’ulivo. Ancora oggi al sacrestano spetta il diritto di portare la croce in processione. Alla fine delle celebrazioni gli uomini usavano appendere, all’occhiello della giacca, un paniere, una croce, un cuoricino di palma o semplicemente un ramoscello d’ulivo.
Da :http://www.pizzodicalabria.net/index.php?option=com_content&task=view&id=79&Itemid=71
Foto tratta da Google.

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