sabato 4 dicembre 2010

San Pietro Apostolo e i suoi palazzi.


All'inizio della costruzione del paese le abitazioni sorsero nella zona dove è sita la Chiesa (ingrandendosi, successivamente, sempre verso il lato del territorio) incerchiate entro un terreno di natura boschiva.
Nell'interno dell'abitato sorsero successivamente diverse case appartenenti a nobili proprietari, come, ad esempio il palazzo Mazza (la foto che si vede si riferisce proprio al palazzo mazza in una delle sale) e quello del palazzo Tomaini.
Il primo fu rafforzato da grosse mura di pietra tutt'intorno, così da aver maggior sicurezza, e, come si può vedere tutt'oggi, vi furono praticati due fori sulla sommità del portone dell'entrata principale dai quali la servitù poteva sparare o lanciare olio o acqua bollente nel caso che si cercasse di entrare clandestinamente.
Il secondo, il palazzo Tomaini,ebbe le stesse caratteristiche di sicurezza del primo e fu la dimora, anche se solo di una notte il 28 agosto del 1860 del Gen. Giuseppe Garibaldi ancora si conserva la tazzina dove sorseggiò il caffè.

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