Una pietra che sfrega su un'altra macinando frumento è un principio accettato chissà quanti secoli fa.
La forza che girava la ruota del mulino era data dall'acqua.
Se l'uomo fa passare la giusta quantità di acqua e con la giusta forza, può far muovere grandi pietre.
I mulini erano posti a cascata lungo i corsi dei fiumi qui giungevano i contadini con i muli carichi di grano e dovevano attendere alcune ore per il loro turno di macina.
L'acqua veniva convogliata,attraverso un canale in muratura accumulata e scaricata nella botte di carico,a volte alta più di dieci metri raggiungeva il locale inferiore dove veniva indirizzata a forte pressione da una canaletta sulle pale della ruota orizzontale.
Sotto la spinta dell'acqua,nel locale superiore dove alloggiava il vero e proprio apparato,attraverso un gioco d'ingranaggi,la macina soprana ruotante su quella di sotto fissa che triturava la granaglia che veniva riversata nella tramoggia e convogliata nel foro centrale della mola soprana.
Il grano che man mano veniva molito dalle macina veniva raccolto in un apposito contenitore detto cascia.
venerdì 31 dicembre 2010
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